Reddito di cittadinanza: benefici per datori di lavoro e autoimprenditorialità.

Il decreto legge che disciplina il reddito di cittadinanza ha introdotto un nuovo incentivo all’occupazione: le aziende che assumono soggetti titolari di reddito di cittadinanza possono ricevere agevolazioni contributive in caso di assunzione. L’avvio della procedura di trasmissione delle richieste è partito dal 6 marzo scorso e interesserà potenzialmente quasi 5 milioni di italiani. La misura dello sgravio è pari alla differenza tra 18 mensilità di reddito di cittadinanza e l’importo percepito dal neo-assunto. In caso di assunzione tramite un’agenzia per il lavoro, quest’ultima ha diritto a ricevere quota parte del beneficio. La legge prevede una serie di regole per la fruibilità e la cumulabilità della misura.

I datori di lavoro che comunicano al portale del programma del reddito di cittadinanza le disponibilità ad assumere soggetti beneficiari del sussidio hanno diritto, in caso di effettiva assunzione a tempo pieno e indeterminato, ad accedere ai seguenti incentivi:

  • sgravio contributivo in misura pari alla differenza tra 18 mensilità di reddito di cittadinanza e quello che il neo-assunto ha già goduto quale beneficiario stesso;
  • sgravio contributivo in misura pari alla differenza tra 18 mensilità di reddito di cittadinanza e quello che il neo-assunto ha già goduto quale beneficiario stesso, incrementato di una mensilità se si tratta di donne o soggetti svantaggiati.

L’incentivo non può comunque essere inferiore a 5 mensilità, elevate a 6 in caso di assunzione di donne e soggetti svantaggiati, per un importo mensile massimo incentivabile pari a 780 euro.
Il beneficio non può superare l’ammontare massimo dei contributi a carico del datore di lavoro e del lavoratore, esclusi i premi INAIL (che si pagano interamente, non sono compresi nell’agevolazione).

Studio Germani